L’intervento, in corso di realizzazione a Trento, è a opera del Consorzio Lavoro Ambiente e per un valore di circa 4 milioni di euro. Adottate soluzioni all’avanguardia in campo ambientale. Filiera corta, impegnate imprese locali e legno delle foreste della Val di Fiemme. Per realizzare l’intero complesso utilizzato l’equivalente del legname che cresce in sei giorni nel bosco trentino.
Nel cantiere di via Maccani a Trento procedono i lavori per la realizzazione del primo complesso di alloggi in legno del Fondo Social Housing Trentino, promosso dalla Provincia Autonoma. Saranno costruiti 21 appartamenti con metrature diverse, da uno a tre stanze, suddivisi in due corpi e distribuiti su quattro livelli. Una volta terminati, gli alloggi verranno affittati a canone calmierato, secondo apposite graduatorie redatte dal Comune di Trento.
Il progetto e la costruzione fanno capo al Consorzio Lavoro Ambiente, che si avvale per i diversi interventi delle cooperative associate e di altre imprese.
«La vera sfida – afferma il presidente di CLA Germano Preghenella – è fornire alloggi di alta qualità, sia da un punto di vista strutturale sia di materiali, a costi di realizzazione contenuti». Nella fattispecie, essi corrispondono a 1750 euro al metro quadrato, per un investimento totale di 4 milioni di euro.
Il complesso è costruito secondo i più avanzati criteri antisismici e con materiali leggeri, ecosostenibili e ad alta resistenza al fuoco. Prevede inoltre elevati standard di risparmio energetico grazie all’impiego di pavimenti irradianti, di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria e di un impianto fotovoltaico ad alimentare le utenze comuni. Gli alloggi rientrano quindi nella classe energetica A. I serramenti Ventura Evo 7 prodotti da Essepi di Cavedine, anch’essi in legno, garantiscono infine massimo isolamento termoacustico e notevoli performance in termini di sicurezza e comfort. La costruzione dispone delle certificazioni LEED e ARCA.
Il progetto è a filiera corta, ovvero coinvolge aziende, materiali e know-how del territorio trentino. I pannelli X-Lam, che formano la struttura degli edifici, sono prodotti e forniti da Essepi XXL di Cavedine, e ottenuti da strati incollati di lamelle provenienti da abete rosso della Val di Fiemme e da foreste provviste di certificato di gestione sostenibile (PEFC, FSC). Ogni pannello X-Lam è formato da cinque strati di lamelle di abete incollati con colla poliuretanica senza formaldeide.
«Abbiamo impiegato 350 tonnellate di legno massiccio – afferma Silvio Pedrotti, titolare di Essepi XXL – pari a 600 m3 di pannelli X-Lam, che fungono da umidificatore naturale, rilasciando o prelevando umidità in base alle necessità. Abbiamo calcolato che per produrre questa quantità di legname il bosco trentino impiega appena sei giorni. È come utilizzare gli interessi senza intaccare il capitale.»
Le tavole grezze vengono direttamente dagli stabilimenti della Magnifica Comunità della Val di Fiemme. «Produciamo 50000 m3 di legname all’anno, il 10% dell’intera produzione trentina, rispetto a una crescita di 65000 m3. Adottiamo quindi una politica di sostenibilità e di tutela delle nostre foreste. È un legno che ha una crescita molto lenta (ogni anno albero, prima di raggiungere la maturità, impiega oltre 150 anni)e dunque, insieme alla sua altissima qualità, offre maggiore stabilità e resistenza meccanica rispetto a quello prodotto dalla concorrenza fuori dall’Italia, soprattutto austriaca», afferma l’amministratore unico della Magnifica Stefano Cattoi.
Il legno – è bene ricordarlo – presenta caratteristiche meccaniche e di robustezza decisamente superiori al mattone e consente tempi di realizzazione drasticamente inferiori. Inoltre è cinque volte più leggero rispetto al cemento armato.
I lavori al cantiere sono cominciati a marzo e procedono speditamente. Prima dell’inverno dovrebbe essere completato il montaggio dei pannelli in legno. Consegna prevista degli alloggi, con la relativa stabilità, entro l’estate 2017.